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La banalità del male id est la redazione dei contratti

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La banalità del male id est la redazione dei contratti

Esiste un terreno scivoloso per tutti, qualsiasi siano le vesti che si indossano, personali o professionali: la redazione di un contratto.

A volte, abbagliati dal sole della prospettiva di un accordo vantaggioso, ci avventuriamo su sentieri limacciosi, illudendoci che le scarpe dalla suola antiscivolo che abbiamo diligentemente indossato ci proteggano da ogni avversità, ma può capitare che con il calare della sera ci accorgiamo di avere i piedi bagnati. Semplificando all’estremo, esistono cause di invalidità dell’intero contratto o di talune sue clausole: la nullità e l’annullabilità. Esistono poi, su un piano diverso rispetto a quello dell’invalidità, l’inefficacia e l’inopponibilità.

Continuando con la nostra metafora, a volte, stanchi dello sforzo, vorremmo interrompere la nostra passeggiata outdoor (a me capita di continuo, quando mi convinco ad andare a fare un po’ di camminata sui meravigliosi colli bolognesi) e semplicemente ritrovarci sul divano di casa. Ma ci accorgiamo che non è semplice, che il taxi che vorremmo chiamare (inviando all’altro contraente una “comunicazione di annullamento”, ad esempio) non può arrivare, perché manca la strada: non è stata, difatti, stipulata la possibilità di recesso, oppure le relative condizioni sono per noi insostenibili.

Altre volte, se siamo in compagnia, vorremmo che il nostro partner smettesse di fare small talk e ci permettesse di rilassarci, ascoltando i suoni della natura. Una richiesta in tal senso risulterebbe maleducata, o nel migliore dei casi inefficace, esattamente come una “comunicazione di modifica del contratto” che pervenga da una sola delle parti non ha valore (se non in taluni specifici e ampiamente discussi casi, come quello dei contratti bancari) oppure potrebbe condurci direttamente a un contenzioso.

Altre volte ancora vorremmo continuare il cammino, anche se piove, ma ci accorgiamo di non aver messo nello zaino una giacca antipioggia. Le previsioni meteo davano sole e noi, da persone diligenti quali siamo, abbiamo fatto affidamento su di esse.

Una guida, che non ha solo fatto dei corsi, ma che ha anche acquisito esperienza per aver assistito agli incidenti di percorso di altri camminatori, soccorrendoli, su taluni terreni risulta indispensabile, così come un avvocato, che non abbia soltanto studiato ma che abbia negli anni raccolto altri contraenti caduti nei dirupi giudiziari di contratti mal stipulati, può aiutarci a evitare qualche ostacolo.

A volte non si può prevedere un temporale, ma un buon equipaggiamento ci farà sentire sicuri nell’affrontarlo e superarlo.

(Photo by Einar H. Reynis – Lúpínur)

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Le fotografie presenti in questo sito, se non diversamente specificato,
sono state scattate dalla Fotografa Professionista Alexandra Kukushkina.